Cactacee succulente

5 Maggio 2020by supermega0

Cactacee succulente

sono piante grasse originarie del Sud dell’America, dell’Africa e dell’Asia.

Comprendono innumerevoli specie che possono essere coltivate sia all’interno dell’appartamento e sia all’esterno, in singoli esemplari o in composizioni.
Sono delle piante che non necessitano di cure specifiche e costanti, si possono trovare sia in regioni marine e sia montane.
Grazie alla capacità d’immagazzinamento dell’acqua (piovana, delle annaffiature o della rugiada), le succulente possono vivere anche in ambienti a clima arido, sopravvivere a lunghi periodi di siccità e a piogge frequenti o ad elevate escursioni termiche tra le temperature del giorno e della notte.

In linea generale le succulente si suddividono in: Cactacee, Aloaceae, Agavaceae e in Crassulaceae.
Nonostante il fatto che, le piante grasse succulente, viste le tantissime specie in cui si dividono, possiedono esigenze colturali diverse, hanno anche dei punti in comune.

Cactacee succulente come coccolarle

Prima di tutto, le piante grasse succulente hanno bisogno di molta luce e devono essere messe a dimora in un ambiente in cui le temperature non scendano sotto i 5/7 °C; le annaffiature devono essere scarse e il terriccio deve essere ben drenato e molto poroso.
Per quanto riguarda l’esposizione, questi esemplari devono essere esposti a sud, sud-est o sud-ovest. Con la fine della stagione estiva inizia il riposo vegetativo, durante il quale occorre posizionare le piantine in un luogo molto luminoso e fresco. Quando le gelate terminano, le succulente possono essere portate nuovamente all’esterno dell’abitazione. Quando gli esemplari sono giovani o dopo la fine della stagione invernale, non possono essere esposti subito ai raggi solari diretti per tutta la giornata; occorre esporle a circa 10 ore di sole mattutino, e il pomeriggio spostarle in una zona ombreggiata e al riparo dagli agenti atmosferici.

Cura delle piante grasse succulente

Il rinvaso delle piante grasse succulente non deve avvenire necessariamente ogni anno, ma si attua nel momento in cui l’apparato radicale fuoriesce dai fori siti sotto il vaso. Rinvasare o durante la stagione invernale o in quella primaverile. Se si possiedono degli esemplari con un fusto tondeggiante, s’indossano i guanti o si avvolge la pianta in della carta di giornale per evitare di danneggiare la succulenta o di pungersi. Avvolta la pianta, si fa ruotare il vaso e si elimina completamente la terra. A questo punto si osservano le condizioni delle radici e recidere quelle troppo lunghe, secche o quelle danneggiate. Si sostituisce il terriccio, ricordando di miscelarlo bene alla sabbia o a sostanze inerti. A questo punto, si rinvasa la succulenta e dopo una settimana circa si procede con l’innaffiatura. Così facendo si permette alla radice recisa di asciugare ed evitare marciumi durante l’irrigazione.
(fonte giardinaggioit)

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